Bei tempi quando pubblicavo una ricetta al giorno vero???
Bei tempi quando pubblicavo una ricetta al giorno vero???
Per concludere in dolcezza la settimana, vi lascio questa facilissima ricetta, veloce e golosa!
I “Bounty” in versione crudista! 😉
“Considero valore ogni forma di vita, la neve, la fragola, la mosca.
Considero valore il regno minerale, l’assemblea delle stelle.
Considero valore il vino finché dura il pasto, un sorriso involontario,
la stanchezza di chi non si è risparmiato, due vecchi che si amano.
Considero valore quello che domani non varrà più niente
e quello che oggi vale ancora poco.
Considero valore tutte le ferite.
Considero valore risparmiare acqua, riparare un paio di scarpe,
tacere in tempo, accorrere a un grido, chiedere permesso prima di sedersi,
provare gratitudine senza ricordare di che.
Considero valore sapere in una stanza dov’è il nord,
qual è il nome del vento che sta asciugando il bucato.
Considero valore il viaggio del vagabondo, la clausura della monaca,
la pazienza del condannato, qualunque colpa sia.
Considero valore l’uso del verbo amare e l’ipotesi che esista un creatore.
Molti di questi valori non ho conosciuto”.
– Erri De Luca, da “Opera sull’acqua e altre poesie” –
Nove anni fa quando mi sono trasferista da Ischia a Padova nemmeno sapevo cosa fosse il Risotto, quelli con la R maiuscola! Oggi…. lo adoro!
Vi parlerò così di un risotto preparato con due deliziose erbe selvatiche: i Carletti (conosciuti come Stridoli, Strigoli, Bubbolini o Tagliatelle della Madonna) e i Bruscandoli (detti anche Asparagina, Luperi, Urtizon e meglio noti negli ambienti dei botanici come Luppolo Selvatico) che avete già visto nella precedente ricetta. Sono erbe spontanee che crescono con l’arrivo della primavera, tra marzo e aprile, e quando si riesce a vincere la concorrenza dei pensionati nel raccoglierle (ovviamente si parla di lotte imapari!!!) si possono gustare queste prelibatezze molto ricercate in gastronomia. Vi consiglio di usare un riso biologico o di buona qualità, meglio se integrale ed ideale per risotti, in modo che l’amido del riso formi una deliziosa cremina!
Rieccomi a voi dopo un po’ di latitanza! Non vi ho dimenticato ma impegni imprevisti mi hanno letteralmente rapita!
Finalmente diamo il benvenuto alla primavera che ci porta sul piatto un sacco di novità, profumi e colori rispetto alla stagione che ci ha appena lasciati. In questo periodo cominciano ad esserci un sacco di erbe e “chicche” selvatiche come i bruscandoli (a seconda delle regioni vengono chiamati in diverso modo: in Lombardia vengono detti asparagina, in Umbria luperi o semplicemente luppolo selvatico). Unico “problemino” è che per raccoglierli spesso si scatena una lotta impari tra voi e le vecchine della zona!
La ricetta che vi propongo oggi è molto semplice da preparare: è la classica farifrittata (un po’ più alta) con l’aggiunta di bruscandoli, ha sapore delicato e leggermente amarognolo (per via dei bruscandoli), ha un buon apporto proteico, è senza glutine, ed è un’idea carina per antipasti, aperitivi e finger food.
Se vi interessano altre farifrittate vi consiglio di vedere altri link come questo o questo oppure questo.
Finalmente, con l’arrivo della primavera si dà il via al crudismo (ammetto di amarlo anche nei periodi più freddini) pian pianino ritornano i colori ed i profumi di questa stagione che adoro, proprio perchè rappresenta un risveglio dal letargo invernale… poi per una “sole dipendente” come me… parte il conto alla rovescia!
In questo periodo la mia vita è costellata di novità, positive ovviamente!
Tra queste l’incontro con Raffaela del magazine “Crudo Style” ed Annalisa di “Cibo Crudo” … due bellissime persone piene di entusiasmo ed energia positiva!
Questa torta crudista la dedico a loro ed alla passione che mettono in tutto ciò che fanno!
Vi è mai capitato di conoscere una persona quasi identica a voi?
Oggi vi propongo una ricetta velocissima, utile per riciclare gli avanzi ed utilizzare il tanto “odiato” tofu .
Due soli ingredienti per questa ricetta davvero facile!
L’unica accortezza da avere sarà proprio la scelta di questi due ingredienti:
– cioccolato extra fondente almeno al 70%
– latte di cocco (lasciato in frigo per una notte), attenzione però, sceglietelo senza aggiunta di acqua o tentativi di scrematura e con un’elevata percentuale di grasso. Infatti ciò che utilizzerete sarà proprio la parte grassa, cioè la panna. Lo si trova in lattina o potete anche farlo voi frullando il cocco grattugiato con acqua calda e filtrando il tutto.
Già nei miei precedenti post ho spiegato come fare la panna di cocco, per chi se li fosse persi…al mattino troverete il latte separato, la panna in alto e il siero in basso (vi consiglio di mettere la lattina in frigo capovolta, così troverete il siero in alto che toglierete prima senza dover adottare alcuna precauzione!). Prelevate delicatamente la panna ed usate il siero per altre preparazioni! Ecco, il gioco è fatto! Montate la panna, fondete il cioccolato e unite i due componenti, lasciate raffreddare in frigo per qualche ora e divoratela!
Ora vi spiego meglio questa difficilissima ricetta!!!