
Vegan cheese biscuits -biscottini salati al formaggio vegan

Ecco una ricetta di base che volevo postare da tanto tempo, perché ultimamente è diventata la mia droga quotidiana: il burro di arachidi!
Vi consiglio di prepararlo in casa per molteplici ragioni:
– in primis, come dicevo, è la mia droga e lo uso per vari piatti, dolci o salati (muffins, plumcake, sui crostini, nelle barrette, negli smoothies…)
– vi costa meno della metà
– poterne fare solo una piccola quantità quando ne avete bisogno
– non contiene “schifezze” (conservanti, zucchero, grassi idrogenati, ….)
– è un ottima fonte di proteine: circa 25 g su 100 g di prodotto
– e chi più ne ha, più ne metta!!!!
Da buona italiana il mio blog dovrebbe abbondare di primi e soprattutto di pasta…ma confesso, non ne sono mai stata un’amante! E si vede! Adoro i sughi e mangerei kg di pane, ma a casa mia la pasta è davvero un evento unico e raro…credo di mangiarla un paio di volte all’anno! Oggi si cambia musica: è proprio quella volta!!!
…E così la mia amata zucca si sposa ed abbraccia delle farfalle, ovviamente senza glutine!
– 2 cucchiaio di olio evo
– 300 g di zucca
– 3 pomodorini
– 2 carote
– 1 porro (parte bianca)
– 1/2 cucchiaino di noce moscata grattugiata
– 2 cucchiai di salsa tahina
– 1 cucchiaio di semi di zucca tostati e tritati
– 1 cucchiaino di prezzemolo tritato finemente
– pasta (farfalle) senza glutine
– acqua
– sale marino grosso q.b. (per l’acqua)
– lievito alimentare in fiocchi (in abbondanza)
Un pò di latitanza e rieccomi qua, appena tornata da Berlino!
È sempre traumatico immergersi nella routine dopo un viaggio, Berlino, poi la amo in tutte le salse, ogni anno ci ritorno sempre con immenso piacere!
Mi mancherà tutto…è l’unica città che fino ad oggi mi ha letteralmente rapita, anche in pieno inverno! Una città dove la storia si fonde in perfetta armonia con la moderna architettura, dove la vita è sempre in continuo movimento, la musica viaggia nelle U-Bahn, i quartieri profumano di spezie, il biologico è alla portata di tutti (a differenza dell’Italia)…e poi è tra le città più Vegan d’Europa!!!!
Avrei tante cose da scrivere, ma purtroppo pubblicare una ricetta dopo cena e soprattutto dopo un distruttivo allenamento di crossfit, non è proprio il top!
Mi sa che le energie le ho lasciate tutte nel box ed ho bisogno di una bella dormita per ricaricare le mie Vegan-batterie!
Così…bando alle ciance, metto da parte i miei monologhi per il prossimo post!
– 30 gr di cacao amaro in polvere
– un pizzico di sale marino
– 160 gr di sciroppo d’acero (o quello che preferite)
– 1 cucchiaino di vaniglia
– 300 gr di farina (150 di grano saraceno e 150 di riso integrale….o quella che preferite)
– 50 gr di fecola di patate o maizena
– 2 cucchiai colmi di tahini
– 80 gr di olio di semi
– 1 bustina di cremor tartaro già miscelato al bicarbonato
– 300 gr di bevanda vegetale (quella che preferite) non zuccherato
– crema alle nocciole/noci di macadamia home made (per il ripieno)
Nell’anno in cui con l’Expo a Milano tutto il mondo si sta interrogando, tra polemiche ed elogi, sul ruolo che riveste il cibo non solo per l’uomo, ma in generale per l’intera società, lontano da questa metropoli si incontrano piccole realtà che fondano la loro economia sul cibo semplice, ma allo stesso tempo genuino.
A volte siamo tanto alla ricerca della cosiddetta “eccellenza”, che nemmeno ci rendiamo conto di averla sotto i nostri occhi. 16 settembre ore 04.30 a.m. suona la sveglia, tutto tace, le tenebre avvolgono Padova… una nuova avventura sta per cominciare! Ore 09.00 arrivo nella capitale, da questo momento comincia il mio primo “educational tour” insieme ad 11 meravigliosi giornalisti, alla scoperta delle tradizioni eno-gastronomiche locali e del legame indissolubile tra cibo e territorio. Tre giorni e tre regioni, incontri con i produttori della zona e passeggiate in mezzo alla natura.
Oggi però vi voglio parlare del meraviglioso lavoro di un gruppo di ragazzi volto alla riscoperta, valorizzazione e promozione dei tipici legumi di Acquaviva. Un’attività di risanamento di una porzione di territorio di “Madonna dell’Assunta”, abbandonato da decenni e zona storica degli antichi orti acquavivesi.
Potrei dilungarmi per ore a raccontarvi dell’amore che si percepiva nel’aria, ma, forse è meglio passare a questa ricetta, semplice, ma gustosa…
– 100 gr di fagioli secchi di Acquaviva
– 200 gr di riso integrale
– olio evo q.b.
– una presa di sale marino
– 5 noci
– prezzemolo fresco
– 5 cimette di cavolo verde
– brodo vegetale q.b.
Ultimamente un pò per gioco un pò su richiesta di “spingitori di spingitori”, stò sperimentando utilizzando proteine vegetali crude…questa volta ho fatto delle barrette raw (ovviamente le proteine sono facoltative, potete tranquillamente ometterle, cambieranno di certo i valori nutrizionali, ma non sono fondamentali se non avete interesse ad utilizzarle).
Pronti da portare in giro (magari avvolti nella carta forno), potete conservarli in freezer, in frigo o in un contenitore ermetico.
– 30 gr di proteine crude alla vaniglia
– 150 gr di frutta essiccata (more di gelso, cachi, ananas, banane)
– 150 gr di grano saraceno germogliato ed essiccato
– 1 cucchiaio abbondante di olio di cocco
– 1/2 cucchiaino di cannella in polvere
– 1 cucchiaino di carrube in polvere
– 150 gr di mandorle crude (non tostate o lessate)
– 3 datteri sukkari
– 2 prugne secche
– 30 gr di bacche di goji
<A colui che bussa alla porta non si domanda: “Chi sei? Gli si dice: “Siediti e mangia”>.
Negli ultimi giorni sono stata un pó latitante, nuovi impegni, progetti, emozioni, viaggi ed amici.
…Sto cercando di afferrare le redini della mia vita e di lasciarmi trasportare da ciò che mi sta donando, senza rifletterci su…seguendo il mio cuore!
– 100 gr di farina di grano saraceno
– 100 gr di farina di ceci
– 300 ml di acqua circa
– un pizzico di pepe nero
– un pizzico di sale integrale (facoltativo)
– 2 barbabietole piccole
– 1 cucchiaio di olio evo (facoltativo) + un pò per ungere la padella (se necessario)
– 1 cucchiaino di polvere lievitante o bicarbonato