…E con questa bellissima frase di uno dei miei scrittori preferiti, ne approfitto per augurarvi un buon week-end, finalmenteeee!
…E con questa bellissima frase di uno dei miei scrittori preferiti, ne approfitto per augurarvi un buon week-end, finalmenteeee!
La (fari) frittata di pasta è una ricetta che appartiene alla tradizione culinaria napoletana, conosciuta con il nome dialettale “frittat e maccarun” (io in realtà ho usato gli avanzi dei bucatini che avevo preparato a Daniele per pranzo). Questo piatto nasce proprio dall’esigenza di riutilizzare la pasta avanzata dal giorno prima. Nei miei anni di università a Napoli, ho imparato che in tutte le famiglie napoletane che si rispettino, la frittata di pasta non può assolutamente mancare. Da piatto povero e di riciclo, oggi è diventato persino uno “street-food” peccato che non si trovi ancora la versione vegano! La sua “morte” sarebbe fritta in padella… chi mi conosce, però, sa che sono un po’ restia a questo tipo di cottura e, quindi, ho optato per la versione in forno, più leggera, ma altrettanto buona e gustosa. A voi la scelta!
Per questa ricetta devo ringraziare la meravigliosa pagina di Cucina BioEvolutiva. Ricca di spunti e ricette originali, oltre che deliziose! Naturalmente ho apportato qualche modifica alla ricetta, per adattarla ai miei gusti.
– 180 gr di noci brasiliane reidratate
– 200 gr di anacardi reidratati
– 70 ml di acqua
– 1 cucchiaino in polvere di probiotici vegan
Partendo dalla ricetta della mozzarella e, apportando delle modifiche, sono riuscita ad ottenere un “non-formaggio” molto più saporito e sodo. Ottimo da gustare da solo per accompagnare altre portate.
– 9 cucchiai abbondanti di fecola di patate
– 20 cucchiai di latte di soia al naturale
– 5 cucchiai di panna di riso o di soia
– 2 cucchiai di olio evo aromatizzato al peperoncino
– 2 cucchiai di yogurt di soia bianco al naturale
– erba cipollina fresca q.b.
– origano q.b.
– prezzemolo q,b.
– 1 cucchiaino di curcuma in polvere
– sale q.b.
Vi presento la mia vegan “mozzarella”!
Certo, non paragonatela a quella originale, ma di necessità si fa virtù, no?
Ottima in tantissime ricette, come spalmabile, ripieno, etc…
Ingredienti:
– 7 cucchiai abbondanti di fecola di patate
– 20 cucchiai di latte di soia al naturale
– 4 cucchiai di panna di riso o di soia
– 2 cucchiai di olio evo
– 1 cucchiaio di yogurt di soia bianco al naturale
– sale q.b.
Manca poco, la festa di Halloween si avvicina, il 31 ottobre è alle porte. Questa festa considerata americana, in realtà, ha origini celtiche ed è il giorno dell’anno in cui il mondo fisico e quello spirituale interagiscono tra di loro. Il vero nome di questa festa è, in realtà, Samahin ed il nome “Halloween” si riferisce alla frase All-Hallows-Eve, cioè la notte prima di Ognissanti. Da qualche hanno anche da noi in Italia si festeggia questo giorno, quindi ho colto l’occasione per proporvi un intero vegan menù a base di zucca! Halloween dagli anni 50 è diventata, poi, la festa dei bambini e del simpatico motto “Dolcetto o scherzetto?” (Trick or treat?). Quindi…quale occasione migliore per organizzare una festa con gli amichetti dei vostri figli o per preparare una cena con i vostri amici?
Ecco, dall’antipasto al dolce, regna sovrana la zucca…spero che le mie proposte vi piacciano!
Prima di mostravi le ricette, volevo ringraziare la mia amica Silvia che, pazientemente, mi ha aiutata a preparare tutti i piatti (e devo dire che ci siamo divertite tantissimo!!!); le mie “nuove cavie” Alessandro e Silvia (2), che, pare, abbiamo apprezzato ed, infine, la mia “dolce metà” che mi sostiene in tutte le mie follie culinarie! ❤️