La (fari) frittata di pasta è una ricetta che appartiene alla tradizione culinaria napoletana, conosciuta con il nome dialettale “frittat e maccarun” (io in realtà ho usato gli avanzi dei bucatini che avevo preparato a Daniele per pranzo). Questo piatto nasce proprio dall’esigenza di riutilizzare la pasta avanzata dal giorno prima. Nei miei anni di università a Napoli, ho imparato che in tutte le famiglie napoletane che si rispettino, la frittata di pasta non può assolutamente mancare. Da piatto povero e di riciclo, oggi è diventato persino uno “street-food” peccato che non si trovi ancora la versione vegano! La sua “morte” sarebbe fritta in padella… chi mi conosce, però, sa che sono un po’ restia a questo tipo di cottura e, quindi, ho optato per la versione in forno, più leggera, ma altrettanto buona e gustosa. A voi la scelta!
Ingredienti:
– avanzi di pasta (quella che preferite, naturalmente già condita)
– 200 gr di farina di ceci
– 400 gr di acqua
– sale q.b.
– pepe q.b.
– formaggio vegano q.b. (in alternativa lievito alimentare in fiocchi)
Procedimento:
Preparate la pastella amalgamando tutti gli ingredienti (eccetto naturalmente la pasta) e lasciatela riposare un paio d’ore. Versate la pasta in una teglia (io ho usato una in silicone) versateci sopra la pastella ed infornate a 200gr con forno ventilato fino a quando si formerà uno strato dorato e croccante.
Che bella idea, la devo provare con il lievito a fiocchi!
Grazie mille! 💚
Fammi sapere…😉
Mi stuzzica alquanto quest idea Roberta. Buuuuoooona. Voglio anch io na fetta però. Mettici vestitino altrimenti te la rubano😄
Ahhhhahhhahhha! Cappottino ed occhiali da sole!!!
Prossima volta che la faccio ti faccio un fischio! 😉💚
Fischia fischiaaaaa
Ahhhahhhahhha! 😉